Qual è il tuo background? Sono entrato nel mondo del lavoro durante le vacanze estive, quando – abitando allora in Sicilia, dove c’è un bellissimo mare – ho avuto l’opportunità di fare lo skipper, ovvero la persona responsabile della barca e di tutti gli ospiti a bordo. Questa mansione mi ha portato a sviluppare un forte interesse per i rapporti interpersonali e mi ha permesso di migliorare le mie abilità comunicative. Successivamente mi sono trasferito a Milano, dove per due anni ho avuto modo di mettere ancora più in pratica queste doti relazionali facendo l’agente immobiliare per una rinomata agenzia – scoprendo anche una certa predisposizione per i ruoli sales.
Perché hai scelto di lavorare in Connecto? Ho scelto di lavorare in Connecto perché, quando questa azienda mi è stata presentata, ne ho apprezzato fin da subito i valori che la animano: l’impegno per la sostenibilità e per le energie rinnovabili, oltre alle opportunità di crescita che offre ai giovani.
Cosa fai in Connecto? In Connecto mi occupo dello sviluppo della rete di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia. Nello specifico, sono referente della divisione interna di Connecto che si occupa di vendita ai privati, ma mi relaziono anche con le Pubbliche Amministrazioni che beneficiano di finanziamenti al 100%.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Una delle cose che apprezzo moltissimo è l’opportunità di crescita professionale. In quest’azienda ho avuto la possibilità di seguire un percorso di formazione e di studio del prodotto che, insieme alla mia proattività, mi hanno permesso di diventare in poco tempo il responsabile di una divisione interna al Team. Un altro aspetto molto importante per me sono i legami di ‘colleganza’: in Connecto ho trovato tante persone con cui trascorro volentieri il tempo, sia dentro che fuori l’ufficio.
Un aggettivo positivo e uno negativo per descriverti. In positivo, posso dire di essere una persona molto metodica e razionale, caratteristiche che mi aiutano molto sia nel lavoro sia nella vita privata. In negativo, penso di essere abbastanza testardo: questo di per sé non è solo uno svantaggio, ma talvolta è un ostacolo a comprendere i punti di vista altrui e a cambiare le mie convinzioni.
Dimmi una cosa che proprio non sopporti. Detesto essere preso in giro, soprattutto quando mi fido della persona.
Il tuo passatempo preferito? Leggere, documentarmi e informarmi sull’astronomia e su tutto quello che la riguarda.
Il libro che hai amato di più? ‘Dall’alto i problemi sembrano più piccoli’ di Paolo Nespoli. È un libro che parla dell'esperienza che l'autore, ex astronauta e ingegnere, ha vissuto a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Il tuo musicista/ canzone preferito? "A Sky Full of Stars" dei Coldplay – mi piacciono fin da quando, da bambino, mia mamma metteva i loro CD in macchina.
Se potessi rinascere, in quale epoca vorresti vivere e con quale ruolo? Mi piacerebbe vivere tra il 1950 e il 1970, nel periodo delle prime missioni lunari, ed essere tra gli astronauti della Missioni Apollo.
Nell’epoca attuale quale personaggio vorresti incontrare? Elon Musk, per parlare con lui di tutte le sue idee innovative in ambito aerospaziale e di mobilità elettrica.
Quale superpotere vorresti avere? Leggere nella mente.
Qual è il tuo sogno nel cassetto? Vorrei riuscire a partecipare ad un volo commerciale suborbitale della Space X.
Qual è il tuo motto della vita? Carpe Diem.