Qual è il tuo background? Mi sono diplomata in ragioneria, anche se non è proprio quello che avrei voluto fare nella vita. Una volta si diceva che solo avendo un pezzo di carta avresti potuto garantirti un futuro e, in effetti, quella formazione mi ha poi aiutata nella carriera professionale, perché le nozioni contabili ti permettono di trovare lavoro ovunque, comunque e in qualsiasi tipo di attività. Ho fatto esperienza in diverse aziende prima di arrivare in Connecto e devo dire che sono ancora piuttosto affezionata a tutte le realtà in cui ho lavorato.
Perché hai scelto di lavorare in Connecto? Sono arrivata in Connecto attraverso Mattia Raffaini, che mi conosceva e con il quale avevo già lavorato in passato. Quando ho fatto il colloquio in Connecto ho provato subito un senso di fiducia e di empatia, soprattutto con Giovanni, che mi ha fatto credere immediatamente in questa azienda. È stata proprio questa immediata base di fiducia che mi ha portata a decidere di intraprendere un nuovo percorso lavorativo in Connecto.
Cosa fai in Connecto? Mi occupo della gestione di tutta la contabilità e dell’attività amministrativa. Detto così sembra poca cosa, ma è davvero una gran quantità di lavoro e richiede anche una grande responsabilità e tanta attenzione.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro? Del mio lavoro mi piace tutto, perché la contabilità è come una sorta di puzzle. Devi far quadrare tutti i numeri, ma alla fine del lavoro ottieni il tuo risultato, ovvero puoi avere il quadro complessivo dell’andamento dell’azienda. Questo ‘gioco’ ti fa sentire partecipe e ti dà anche parecchia soddisfazione.
Un aggettivo positivo e uno negativo per descriverti. Non mi piacciono le catalogazioni unilaterali, ma se proprio devo scegliere un aggettivo ti dico ‘resiliente’ (visto che va anche tanto di moda). Per quanto riguarda il lato negativo, direi che a volte mi faccio un po’ troppo coinvolgere dalle situazioni e poi rischio di perdere la pazienza.
Dimmi una cosa che proprio non sopporti. Le ingiustizie.
Il tuo passatempo preferito? Ne ho tanti: lettura, musica, viaggi e tutto quello che mi fa stare bene. Stare all’aria aperta, visitare musei, tantissime cose.
Il libro che hai amato di più? Sono due. Il primo l’ho letto che ero proprio bambina (andavo alle elementari) e si intitolava “Roby e la pietra etrusca”, parlava di una ragazzina che aveva il padre archeologo e mi ha fatto appassionare alla storia antica. L’altro, più recente, è “Il profumo” di Süskind. Mi è piaciuto perché leggendolo ti senti proprio nella Francia di quel tempo e ti sembra di sentire gli odori, i rumori, le sensazioni e le vibrazioni intime dei personaggi. È un po’ macabro, ma è bello.
Il tuo musicista/ canzone preferito? Ne ho tanti, perché amo la musica in tutti i suoi generi, perché ogni tipo di musica mi trasmette qualcosa. Mi piacciono Sting, i Simply Red, Bono, Aretha Franklin, Freddie Mercury (il top). Mi piacciono soprattutto le personalità molto forti e abbastanza complesse.
Se potessi rinascere, in quale epoca vorresti vivere e con quale ruolo? Sicuramente nel futuro, però senza un ruolo specifico. Mi piacerebbe vedere se dopo di noi si potrà andare in altri mondi e provare nuove esperienze.
Nell’epoca attuale quale personaggio vorresti incontrare? Sicuramente Elon Musk, perché per me è un pioniere.
Quale superpotere vorresti avere? Poter dare un po’ di gioia ad ogni persona che soffre.
Qual è il tuo sogno nel cassetto? Sogni veri e propri non ne ho. Mi piacerebbe tantissimo saper suonare bene uno strumento, oppure fare un viaggio nello spazio.
Qual è il tuo motto della vita? Vivi e lascia vivere.